... | ... | @@ -20,4 +20,10 @@ Prendiamo la più rosea e ingenua delle letture della realtà attuale, secondo l |
|
|
Oltre a fornire un bacino di metadati molto importante per la piattaforma, le funzionalità di "entra in contatto con gli amici senza dovervi scambiare gli ID" hanno lo scopo di far sentire l'utente "meno solo", immediatamente parte di una comunità che in questo modo trasmette la sensazione di esistere già nello spazio virtuale, pronta ad accogliere il nuovo utente rispecchiando così fedelmente la dinamica comunitaria dello spazio reale. A una prima lettura sembrerebbe che queste funzionalità strizzino l'occhio all'utente principiante e/o pigro, evitandogli/le un "fastidio" come ad esempio scambiarsi gli ID per poter comunicare con le altre persone; in verità, la scelta di "coccolare" l'utente non è neutrale, perché da una parte offusca delle operazioni su dati sensibili di cui l'utente si trova a non essere consapevole, mentre dall'altra fornisce una corrispondenza artificiosa e fittizia tra l'orizzontalità che si ha nelle relazioni "dal vivo" e quelle virtuali.
|
|
|
|
|
|
Le comunità umane funzionano - dal punto di vista antropologico - in maniera che potremmo dire federata: la fiducia, la conoscenza, gli scambi etc. si trasmettono attraverso le interazioni sociali in maniera mediata tra individui e gruppi. Questo per dire che una persona della comunità A e una persona della comunità B, si incontrano e stabiliscono una relazione comunicativa spesso mediata dal rapporto tra le comunità e le macro-comunità di cui fanno parte: i membri di gruppi affini per linguaggi, scopi, etc. tendenzialmente negozieranno linguaggi e modalità di interazione derivati da quelle già esistenti tra i gruppi. Questo aspetto sembra forse una banalità, probabilmente per il fatto che siamo immers@ da tutta la vita in meccanismi sociali simili da non accorgerci consapevolmente di metterli in atto. Ciò nonostante, questa "pragmatica multiscala" e altri fenomeni (come l'"effetto piccolo mondo") caratterizzano la comunicazione umana, ed è in un certo senso più che naturale che gli umani siano propensi a riprodurre dinamiche simili anche nello spazio virtuale.
|
|
|
Si presenta dunque il problema della relazione tra queste dinamiche sociali e il mezzo sottostante, nel caso delle comunicazioni digitali particolarmente determinante è l'infrastruttura della piattaforma: una struttura centralizzata (come FB), orizzontale ma offuscata (come TW), peer-to-peer (BitTorrent), etc. già in partenza, in quanto substrato della piattaforma, consentono o impediscono, favoriscono o inibiscono, certi comportamenti e tipi di interazione, determinando così il "carattere" se vogliamo, o "l'atmosfera", delle interazioni tra utenti. |
|
|
\ No newline at end of file |
|
|
Si presenta dunque il problema della relazione tra queste dinamiche sociali e il mezzo sottostante, nel caso delle comunicazioni digitali particolarmente determinante è l'infrastruttura della piattaforma: una struttura centralizzata (come FB), orizzontale ma offuscata (come TW), peer-to-peer (BitTorrent), etc. già in partenza, in quanto substrato della piattaforma, consentono o impediscono, favoriscono o inibiscono, certi comportamenti e tipi di interazione, determinando così il "carattere" se vogliamo, o "l'atmosfera", delle interazioni tra utenti.
|
|
|
|
|
|
## Federate 'em all! Perché XMPP?
|
|
|
Jabber/XMPP é un protocollo pensato per funzionare in maniera federata. Non si tratta di peer-to-peer, sistema in cui le connessioni e le comunicazioni avvengono in maniera diretta tra gli utenti, né si tratta di un servizio centralizzato, caratterizzato dalla dinamica per cui tutto il traffico e le informazioni di connessione passano per un ente centrale; la federazione costituisce un sistema ibrido, che centralizza il traffico in aree distribuite indipendenti che parlano tra loro senza intermediari. Nella prospettiva dell'utente, il servizio appare centralizzato, in quanto fa riferimento a un ente centrale, ma nell'ottica globale il servizio appare decentralizzato, perché la comunicazione su larga scala avviene su una rete di nodi indipendenti. Questi nodi costituiscono così delle aree indipendenti e entrano a far parte di una federazione che permette lo scambio di informazioni e la comunicazione tra tutti i nodi e le terminazioni della rete, vale a dire tra tutti gli utenti, indipendentemente dal fatto che questi ultimi facciano parte di un'area o di un'altra.
|
|
|
Questo sistema di gestione del traffico e delle risorse ibrido è per noi uno dei punti centrali del ragionamento che ha portato la nostra scelta verso jabber/xmpp. È evidentemente un accettabile e buon compromesso tra la centralizzazione assoluta e la distribuzione completa, talvolta molto scomoda per l'utente a causa di alcune problematiche che la caratterizzano inevitabilmente (footnote con esempi di problematiche, irraggiungibilità offline, network discovery altro?). Oltretutto il sistema "federazione" ci sembra corrispondere molto di piú ad un modello di comunicazione tra persone in cui ci ritroviamo maggiormente.
|
|
|
|
|
|
Tuttavia, i sistemi federati non sono privi di criticità. Spesso in queste federazioni aperte, come ad esempio nel caso della posta elettronica, le grandi aziende che fanno parte della federazione, e che offrono un servizio a un grosso bacino di utenti, prendono decisioni importanti sulle politiche di sviluppo, indirizzando o talvolta forzando la federazione a muoversi in una certa direzione o a sviluppare il software in un certo modo, di fatto imponendo le "linee guida" della federazione stessa. Nel caso citato delle email, sono un esempio lampante i comportamenti di Microsoft e Google che, avendo la maggior parte degli utenti (mail microsoft e gmail), impongono letteralmente una serie di requisiti a chi offre lo stesso servizio e fa parte della federazione, rendendo quindi più complicato per realtà più piccole creare e offrire un servizio autogestito e entrare a far parte della federazione. (In analogia sarebbe un po' come se, per assurdo, le lobby delle multinazionali dell'agricoltura indirizzassero le politiche agricole europee, arrivando all'esclusione de-facto dei piccoli produttori, incapaci di rispondere agli standard normativi cuciti addosso alle grandi multinazionali.) |
|
|
\ No newline at end of file |